giovedì 28 febbraio 2013

Toscana, disabili in protesta

Hanno battuto più volte il pugno sul tavolo i quaranta disabili che si sono presentati in piazza Duomo, nella sede della presidenza della Regione Toscana.
 
“Non ci muoveremo da qui fintantochè non avremo delle rassicurazioni. Siamo stufi di essere presi in giro. Non siamo animali. E, se anche lo fossimo, avremmo diritto ad un minimo di rispetto”, hanno tuonato gli esponenti dell'Associazione Vita Indipendente e dell'Associazione Toscana Paraplegici.
 
Nel mirino, la bozza di delibera sugli ausili e la nuova delibera sul progetto ‘Vita indipendente’.
“Basta coi disabili di serie a e di serie c1 – accusa Patriza - Vogliamo essere equiparati a chi è diventato disabile in seguito ad un incidente sul lavoro”. Per quest’ultima categoria di persone è previsto un contributo mensile minimo di 2.800 euro, che si somma ad una maggiore disponibilità di ausili. Invece, i disabili gravi che si aggrappano al progetto ‘Vita indipendente’ da quest’anno dovranno tirare ulteriormente la cinghia. Già, perché la Regione ha stabilito che il contributo per ciascuno di loro potrà essere inferiore al minimo precedentemente fissato ad 800 euro al mese.
 
“Pensare che i fondi sono cresciuti da 5 a 7milioni di euro. Ma per allargare la platea di coloro che potranno godere del beneficio, la Regione ci darà le briciole. Ma noi con questi soldi dobbiamo pagare le persone che, notte e giorno, ci fanno assistenza”, protestano i disabili, che hanno incontrato l’assessore regionale al diritto alla salute Luigi Marroni. Ma c’è di più. “Diciamo no alle gare al massimo ribasso sulla fornitura degli ausili.”. Nel mirino c’è anche la novità di dover rendicontare almeno il 90% delle spese sostenute e di dichiarare i propri redditi. Davvero troppo per chi ogni giorno vive sulla propria pelle il dramma dell’handicap. “Non abbiamo diritto nemmeno a una carrozzina sostitutiva”, protestano i disabili.
 
 

Mancano i fondi, a rischio residenza per disabili

Abruzzo. Il silenzio e l'indifferenza della politica regionale e locale circondano un'opera di grande importanza sociale come quella realizzata dall'associazione Aias, lungo la via d'Introdacqua.

La denuncia viene da Sante Ventresca, presidente dell'Aias e promotore della residenza per disabili «Villa Gioia», sua seconda "creatura" dopo la fondazione del centro diurno in via Torrone, ormai una ventina di anni fa.

«Unica nel suo genere, in tutta la provincia dell’Aquila, in grado di ospitare fino a venti disabili, privi del contesto familiare e non, Villa Gioia è una struttura capace di affrontare un gravoso problema sociale, ma anche il problema dell'occupazione in Valle Peligna, data la crisi che aggredisce il nostro territorio, offrendo la possibilità di dar lavoro ad oltre venti maestranze» ha spiegato Ventresca.
 
Il terreno sul quale è stata costruita la residenza per giovani disabili è stato acquistato dall'Aias, nel 2006, per la somma di cinquantamila euro. Nel 2008 il Comune di Sulmona ha approvato il progetto e sono stati pagati ventitremila euro per gli oneri di urbanizzazione. L'edificio e gli arredi, con un finanziamento dell'Unione europea, ottenuto tramite interessamento della Regione, sono costati oltre seicentomila euro. Altri fondi sono stati messi a disposizione dalla Fondazione della Cassa di Risparmio della Provincia dell' Aquila.
 
Così le carenze di fondi impediscono l'avvio concreto del centro «Villa Gioia», che rischia di restare ancora inattivo e per l'identico problema rischia di chiudere le porte ai ragazzi disabili anche il centro diurno Aias di via Torrone, costringendo a casa decine di giovani che in quella struttura trovano accoglienza per compiere le loro attività formative e riabilitative. Altra struttura che oggi dà lavoro agli operatori.
 
Intanto ragazzi disabili e giovani in cerca di occupazione, con le qualifiche richieste, rischiano di restare delusi nelle loro aspettative, davanti al silenzio e all'indifferenza finora mostrati dalle istituzioni e dai pubblici amministratori.
 
 

Oggi ricorre la Giornata Mondiale delle Malattie Rare

Lo slogan di quest’anno è “Malattie Rare Senza Frontiere”.
 
In molti paesi non ci sono possibilità o conoscenze per la corretta diagnosi o per i trattamenti. Secondo gli esperti la collaborazione internazionale è l’unico modo perché si possa raggiungere ovunque un alto livello di accesso a cure e farmaci.
 
Simbolicamente sarebbe il 29 febbraio la data scelta come Giornata Mondiale delle Malattie Rare, proprio perché è insolita come le patologie per le quali vuole promuovere la consapevolezza tra i cittadini.
 
In realtà la giornata viene celebrata ogni anno l’ultimo giorno di febbraio, nella quale le associazioni di pazienti di tutto il mondo e i loro partner istituzionali o clinici uniscono le loro forze per far conoscere alla cittadinanza l’impatto che le malattie rare hanno sui pazienti, sulle persone che si prendono cura di loro e sulla società tutta. Quest’anno lo slogan è “Rare Disorders without Border” (“Malattie Rare Senza Frontiere”), una frase che vuole mettere l’accento sull’importanza della cooperazione e la collaborazione internazionale, per far sì che si possano meglio studiare le oltre 6000 malattie rare, condividere conoscenze e risorse.
 
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Fonte: www.quotidianosanita.it

mercoledì 27 febbraio 2013

Il prossimo week-end,a Milano si parla di autismo

A Milano, "Autismo, la crescita silenziosa", un corso di 2 giorni per scoprire qualcosa in più sull'autismo.
 
Il corso, organizzata grazie al Comune di Milano e alle associazioni Ortica e Abili nell'Apprendere, è aperto a tutti e vuole essere un momento per aprire un focus su una sindrome le cui diagnosi non conoscono battute d'arresto, se consideriamo che attualmente circa un bambino ogni 100 è interessato da questi disturbi.

Il corso si svolgerà sabato 2 marzo dalle 10 alle 18 e domenica 3 marzo dalle 10 alle 17 nella Sala Consiliare del Consiglio di Zona 3 in via Sansovino 9 a Milano.
 
Nella prima giornata una parte introduttiva sull'autismo aprirà il corso, in cui si illustreranno non solo le sue caratteristiche, ma anche esercitazioni e attività pratiche e artistiche. Nella giornata di domenica 3 marzo si indagheranno nello specifico il tema delle relazioni e le percezioni sensoriali alterate, facendo riferimento ad alcune esperienze di formazione lavorativa come il lavoro a telaio a mano.

Il corso è aperto a tutti e gratuito, previa conferma della propria presenza all'indirizzo e-mail: abilinellapprendere@gmail.com.


PER INFO:

www.ortica.org
www.abilinellapprendere.it
Tel. 3489838857
Fonte: www.disabili.com

Aperte le iscrizioni alla Scarpa d'Oro Ability

All’interno della manifestazione podistica Scarpa d’Oro, in programma a marzo a Vigevano (PV), si svolge per la seconda edizione Scarpa d'Oro Ability, la corsa non competitiva che si rivolge alle persone disabili.

Questa manifestazione è stata voluta da Giusy Versace, la campionessa paralimpica e presidente della Disabili No Limits Onlus, che durante l’anno si allena a Vigevano.

Per la Scarpa d'Oro Ability, che si svolgerà domenica 17 marzo a Vigevano (PV), le persone disabili correranno per 5 km accompagnati da uno speciale gruppo di podisti vestiti di giallo: i Podisti da Marte. Il loro compito è quello di accompagnare i partecipanti alla corsa tenendoli per mano o spingendo le loro carrozzine.
Per iscriversi alla gara è necessario contattare Daniele Chiesa tramite mail danichiesa@virgilio.it o al cellulare 339.7376423, entro il 15 marzo 2013. Il ritrovo del giorno della corsa è presso lo Stadio Comunale Dante Merlo, punto di partenza non solo della Scarpa d’Oro Ability, ma anche di Scarpa d’oro Half Marathon, Scarpa d’oro In Rosa e Scarpa d’oro Stracittadina.

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Fonte: www.disabili.com

martedì 26 febbraio 2013

Intervista a Cecilia Camellini

Segui l'intervista cheAbility Channel ha realizzato con Cecilia Camellini, Regina di Londra.
 
La più forte nuotatrice italiana, affetta da disabilità visiva, vince la medaglia d’oro nei 50 e 100 mt stile libero e conquista il bronzo nei 100 mt dorso e nei 400 mt stile libero.

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Fonte: www.abilitychannel.tv/

Antonio Breglia, giovane e promettente regista


Il suo debutto come regista attore e sceneggiatore ha suscitato l’entusiasmo degli spettatori. Giorni fa è stata presa in affitto la Sala Trevi, al centro di Roma, per invitare amici, parenti e conoscenti alla prima de Il corvo dei nostri tempi, che Antonio Breglia, 25 anni, ha scritto, diretto e interpretato ispirandosi a Il corvo, capolavoro noir del 1943 di Henri-George Clouzot: un’opera dalle tinte forti entrata nella storia del cinema.

Ma il film del giovane esordiente, girato nel parco di Villa Borghese, all’interno del Museo di Arte Moderna di Valle Giulia e a casa Breglia con attori non professionisti – anche se un po’ diverso da quello del maestro francese – è piaciuto davvero. Gli applausi sono stati sinceri. Per la storia ben raccontata e, se non altro, perché a realizzare la pellicola, dalla stesura del copione fino al montaggio, è stato un ragazzo down che il cinema ce l’ha nel cuore.
«Sin da piccolo Antonio ha coltivato questa grande passione – dice la mamma, Maria Rosaria Zincone – andando a vedere i film in prima visione insieme con il suo migliore amico Filippo...».
Ma come è nata questa pellicola? «Antonio aveva difficoltà di scrittura e allora abbiamo chiamato un esperto di informatica, Antonio Demma, per insegnargli a usare il computer: tra mio figlio e lui, un altro appassionato di cinema, è nata un’amicizia da cui in seguito è scaturito il progetto di fare il film». Perché Antonio ha scelto proprio Il corvo di Clouzot? «Ho visto la storia messa in scena dalla compagnia teatrale di mio fratello – dice il ragazzo – e mi è piaciuta molto, poi ho visto più volte il film... ma il finale era violento, mi sono arrabbiato e l’ho cambiato».
Un messaggio per tutti quelli che sono nelle sue condizioni, e per le loro famiglie. Antonio Breglia regista, attore e sceneggiatore, ha in animo di realizzare altri cinque film, ci dice. Il prossimo? Sarà probabilmente Giulietta e Romeo, ispirato alla trasposizione cinematografica del dramma shakesperiano che Franco Zeffirelli realizzò nel 1968: una tragica storia di amore e morte. Perché anche Antonio, ragazzo down, ha un messaggio forte da comunicare con la sua arte: «Le persone non muoiono mai del tutto: restano nel cuore di chi le ama».

Leggi l'articolo originale di Fulvio Fulvi

Fonte: www.avvenire.it

lunedì 25 febbraio 2013

Scrivere con gli occhi

Esprimersi con la sola forza del pensiero, un sogno che diventa realtà grazie a 'Occhi puntati', un progetto di innovazione sociale basato sul kit di eyetracking che permette ai disabili di poter usare un computer per scrivere, disegnare, twittare ed usare le reti sociali anche in una condizione di paralisi totale.
 
'Occhi puntati' si avvale di uno strumento chiamato eyewriter che è frutto di un software open source. L'eye writer, uno strumento che si interfaccia con una microcamera posta su una semplice montatura di occhiali, consente ai disabili di scrivere con gli occhi, utilizzando solamente la pupilla dell'occhio.
 
Il promotore del progetto Antonio De Poli spiega l'obiettivo di questa iniziativa."Fare che ci sia un progetto a costi contenuti vale a dire 60-70 euro che permetta attraverso un occhialino, una telecamera e un software adeguato possa comunicare con il mondo attraverso una apparecchiatura che è a portata di mano".
 
Lo scopo è di abbattere quel muro che oggi, in qualche modo, isola i disabili più gravi, ad esempio i malati di Sla dal resto del mondo.
 
Fonte: www.tmnews.it

Un inverno SciAbile per tutti

Ritrovare la sensazione di libertà e di onnipotenza che sembrava perduta; sorridere di felicità per godere in pieno della bellezza della vita e della natura.

Per una persona disabile tutto questo può sembrare utopistico. Figuriamoci prospettargli di andare a sciare in montagna. Invece, i miracoli avvengono, come dimostra, da ormai dieci anni, il Progetto SciAbile, che festeggia a Sauze d'Oulx (Torino) il suo significativo compleanno con la presenza di due importanti testimoni come Alex Zanardi e Fabrizio Macchi, campione del mondo di ciclismo paralimpico.
La scuola è stata fondata da Bmw Group Italia per consentire a disabili fisici, intellettivi e sensoriali, di praticare sport all'aria aperta senza le barriere architettoniche contro le quali si scontrano quotidianamente. Paraplegici, teatraplegici, ma anche down, non udenti e non vedenti, e safetti da paralisi spastica: 600 (dai 4 ai 65 anni) sono gli atleti che, accompagnati dai maestri della Scuola Sci Sauze d'Oulx Project, dopo essere stati dotati degli ausili più appropriati (monosci, bisci, tandem ski, stabilizzatori per amputati, caschi con megafono, ecc.) dal 2003 hanno avuto l'opportunità di lanciarsi sul candore delle piste innevate a velocità adrenaliniche.

Una scommessa che ogni volta vincono grazie alla valida assistenza di maestri che frequentano di continuo corsi d'aggiornamento per affrontare le varie disabilità. Vi è, inoltre, un continuo studio, da parte di istruttori, tecnici e dello stesso Zanardi, per adattare i vari ausili, per migliorarne l'agio, ma anche la prestazione atletica.

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Fonte: www.giornale.it

venerdì 22 febbraio 2013

Nasce a Milano "Aspie Cafè"

Il primo punto di incontro per giovani e adulti con la sindrome di  Asperger.
 
Nasce a Milano l'«Aspie Cafè»: un luogo permanente di incontro che permette a giovani e adulti Asperger di incontrarsi e confrontare le proprie esperienze, senza timore di essere giudicati.
 
L'esperienza, la prima in Italia nel suo genere si tiene a Milano, il sabato pomeriggio, nella sede dello Spazio Nautilus, in via Tremelloni, 9 (www.spazionautilus.org, tel.02.40042278). In aprile a Roma partirà un'iniziativa simile.
 
«Molte persone che soffrono della Sindrome di Asperger diventano coscienti delle proprie caratteristiche soltanto da adulti, incontrando l'argomento sul web, in un film o in un romanzo – spiega l'associazione - Quando la diagnosi (pur difficile da ottenere, sul territorio) è poi confermata, fornisce una illuminante chiave di interpretazione dei propri comportamenti passati e presenti».
 
Il problema, denunciato dalle associazione dei familiari di persone Asperger, è che attualmente non esiste una presa in carico per gli adulti che soffrono di questa sindrome. Una mancanza a cui le associazioni cercano di rimediare con iniziative come l'Aspie Cafè.
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Fonte: www.corriere.it


Si è spento Salvatore Crisafulli

Comunicava con gli occhi utilizzano un computer a scansione, affetto dalla terribile sindrome di «locked in».
 
 Il paraplegico 48enne, padre di 4 figli, non ce l'ha fatta. È morto oggi a Catania: si era risvegliato nel 2005 dal coma in cui entrato due anni prima per un incidente stradale con un furgone. Salvatore ha avuto un arresto cardiaco prima di mezzogiorno nella sua abitazione.
 
Suo fratello Pietro, che lo ha curato, ha istituito un'associazione, «Sicilia risvegli», per i malati come Salvatore chiedendo la possibilità di utilizzare una cura con cellule staminali.
 
L'11 settembre 2003 Salvatore, padre di 4 figli, a bordo delle sua Vespa in compagnia del figlio tredicenne si stava recando a lavoro presso la Asl di Catania dove prestava servizio. Dopo aver effettuato 2 km, venivano travolti da un furgone di gelati. Salvatore non potè evitare l’impatto, andando a sbattere violentemente, con conseguenti lesioni celebrali gravissime e diverse fratture in varie parti del corpo. Venne trasferito in ospedale e dopo diversi interventi entrò in coma. Questa la diagnosi: stato vegetativo post-traumatica.

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Fonte: www.corriere.it

Paralimpiadi per tutti?

Le Paralimpiadi di Londra hanno dato la possibilità al mondo intero di scoprire che persone con diversi tipi di disabilità sono in grado di compiere imprese fisiche straordinarie, rivoluzionando l’immagine del disabile nello sport e aprendo finalmente una nuova era in questa direzione.

Maggiore attenzione verso le discipline sportive, non solo da parte dell’opinione pubblica, ma anche degli stessi disabili che hanno avuto modo di scoprire dell’esistenza di discipline magari prima sconosciute, e volercisi dedicare. Per far sì che questa nuova attenzione allo sport disabile – e quindi alle persone disabili e alla conseguente integrazione nella società – è da auspicare che si possa allargare il bacino di quelle disabilità che sono ammesse alle gare paralimpiche.

Quest’anno a Londra si è aperto anche ad alcuni tipi di disabilità intellettive e relazionali, dal 2000 escluse dalle competizioni, a seguito dello scandalo nella edizione delle Paralimpiadi di Sidney 2000. Ai Giochi di Sidney scoppiò infatti il caso che vide gran parte della squadra vincitrice dell’oro nel basket (Spagna) smascherata, in quanto formata in gran parte da persone non disabili. Un grande lavoro si rese quindi necessario per affinare i criteri di ammissione e soprattutto delle disabilità. Dopo dodici anni, dunque, Londra 2012 ha visto la riammissione degli atleti con disabilità intellettive e relazionali, che hanno potuto gareggiare in tre discipline: atletica, nuoto e tennis tavolo.

Si è fatto molto, quindi, ma si può fare di più. Ad esempio, inserire tra le disabilità ammesse, anche la Sindrome di Down, i cui atleti sono attualmente esclusi dalle competizioni paralimpiche. Ad auspicarlo sono i molti, compresa la Fisdir (Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettive e Relazionali) considerando anche il grado di autonomia che questi ragazzi riescono a raggiungere.
Ma se non fosse possibile rientrare nelle Paralimpiadi (la decisione verrà comunque presa dal comitato Paralimpico tra il 2013 e 2014), qualcuno ha pensato a una soluzione alternativa, ovvero una sorta di “paralimpiadi ad hoc”. L’iniziativa è del SUDS, la Sports Union for athletes with Down Syndrome, una organizzazione nata allo scopo di promuovere lo sport ai massimi livelli per le persone Down. In particolare, l’obiettivo dichiarato è quello di arrivare a realizzare, sempre nel 2016 e sempre a Rio, i “Trisomy games”, Giochi dedicati agli atleti con trisomia 21.

Fonte: www.disabili.com

giovedì 21 febbraio 2013

Intervista a Melania Corradini

Segui l'intervista a Melania Corradini, campionessa di sci alpino paralimpico, registrata a Tarvisio in occasione della Coppa Europa.

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Fonte: www.abilitychannel.tv/

Virginia, l'applicazione aiuta disabili

Virginia aiuta disabili è una nuova applicazione per android che aiuta le persone con disabilità motorie e del linguaggio a farsi capire.
 
L'app permette di effettuare delle richieste in modo rapido e comunicare all'istante i propri problemi e necessità grazie a un insieme di icone davvero chiaro e piacevole. Semplice e intuitiva, mette infatti a disposizione dell’utente numerose funzioni e tabelle suddivise per categoria, nonché un buon sistema di sintesi vocale.
 
Per garantire ai disabili di interagire in modo facile ed efficace con il mondo esterno "Virginia aiuta disabili" include delle tabelle tematiche che raccolgono frasi generiche, domande e vocaboli riguardanti cibi, bevande, stati d'animo, necessità fisiche, azioni quotidiane, attività di svago, ecc., mediante le quali è possibile esprimere ben 216 richieste differenti. Oltre alle tabelle include ovviamente di default le espressioni più comuni come “sì”, “no”, “basta”, “ancora”, accessibili direttamente dalla schermata principale.
 
Nata da un’idea di Carmelo Cisano, “Virginia aiuta disabili” è stata realizzata insieme a Luciano Quercia con il contributo di Laura Mongiò, curatrice dei contenuti presenti nelle tabelle. Al momento l’applicazione è disponibile in italiano e inglese, ma gli sviluppatori hanno già annunciato che verrà realizzata anche in spagnolo.
 
Per saperne di più: www.disabilinews.com/notizie/102/virginia-aiuta-disabili-la-nuova-applicazione-per-android
Fonte: www.disabilinews.com

mercoledì 20 febbraio 2013

Il voto: un diritto di tutti

La maggior parte dei cittadini con disabilità intellettiva non sa di poter esprimere il proprio parere con il voto

La legislazione italiana prevede alcune modalità specifiche di voto per persone in condizione di disabilità. C’è, ad esempio, la possibilità di votare da casa, per coloro i quali siano dipendenti da apparecchiature elettomedicali salvavita o intrasportabili. Per chi sia ricoverato in strutture residenziali, la legge invece prevede la possibilità di seggi speciali in loco, mentre per chi abbia gravi disabilità di tipo motorio agli arti superiori, o sensoriali, si parla di voto assistito, con una persona che può entrare nella cabina e aiutare l’elettore nell’espressione del voto.

Quello che si sa meno è che le persone con disabilità intellettiva (che in Europa rappresenta lo 0,1% della popolazione, contando circa 1 milione di persone), possono votare come tutte le altre. Le famiglie stesse molto spesso non sono al corrente di questo diritto.

Da queste considerazioni nasce la campagna di sensibilizzazione sul tema del diritto di voto alle persone con disabilità intellettiva promossa da AIPD e la ASL Roma E.

“La maggioranza delle persone con disabilità intellettiva – ha spiegato Anna Contardi, coordinatrice nazionale AIPD - non esercita il proprio diritto di voto per mancanza di informazione, consapevolezza ed educazione al voto delle stesse persone con disabilità intellettiva, scarsa consapevolezza dei loro familiari, amici e operatori di riferimento dei loro stessi diritti di capacità. Mancano inoltre – ha concluso – interventi per facilitare l’esercizio del diritto di voto da parte delle pubbliche istituzioni”.

LEGGI L'ARTICOLO COMPETO: http://www.disabili.com/aiuto/articoli-qaiutoq/27677-le-persone-con-disabilita-intellettiva-possono-votare

INFO SU COME VOTARE: http://www.disabili.com/legge-e-fisco/speciali-legge-a-fisco/elezioni-politiche-2013-voto-disabili

FONTE: www.disabili.com

Powerchair Football

Ancora poco conosciuto e diffuso in Italia, è la versione del calcio... su quattro ruote.

Oggi vogliamo parlarvi di una pratica sportiva ancora poco conosciuta nel nostro Paese, pur essendo una delle nazioni più affezionate e tifose del calcio. Si tratta del Powerchair Football, letteralmente calcio sulla sedia a rotelle.
 
Le regole del gioco sono del tutto simili a quelle del calcio: si gioca in 2 squadre, 4 contro 4, facendo goal in 2 porte larghe 3 metri. I giocatori si spostano su carrozzine a quattro ruote tarate ad una velocità non superiore ai 10 Km/h e dotate di un "guardfoot ", che consente di colpire e condurre il pallone, che misura 13 pollici ed è fatto di cuoio. Le uniche differenze stanno nel fatto che non esiste il fuori gioco e non è permesso il "2 contro 1" a meno di 3 metri.

Il powerchair football è uno sport adatto a tutti, uomini e donne dai 14 ai 55 anni, con ogni grado di disabilità. Si può giocare sia all'interno che all'aperto, poichè lo spazio necessario è quello di un campo da basket.
 
La Sport&Smile Eventi Sportivi di Montelupone (Mc) è impegnata in prima linea per la diffusione di questo sport ed è a disposizione per qualsiasi curiosità o informazione.

SOURCE: www.disabili.com

martedì 19 febbraio 2013

Festival delle Abilità differenti: edizione 2013

A maggio la 15esima edizione del Festival Internazionale delle abilità differenti. Quest'anno il titolo sarà "Magnifiche interferenze", rotture improvvise e impreviste della realtà che invitano a fermarsi per un secondo e a valutare quello che ci circonda con occhi diversi.
 

Dal 4 al 14 maggio 2013, Carpi, Correggio, Modena e Bologna ospiteranno la manifestazione promossa dalla Cooperativa Sociale Nazareno che celebrerà l'arte in tutte le sue forme. Spazio dunque a spettacoli di danza, musica e teatro, ai dibattiti, ai convegni ed ai laboratori, oltre a una mostra d'arte nella quale opere di artisti di nota fama saranno esposte assieme ad opere di artisti cosiddetti 'irregolari', intendendo pittori che non hanno avuto una formazione di tipo tradizionale.

L'edizione 2013 si aprirà con il Sidecar Tour promosso dal motoclub UISP di Carpi e dal motoclub di San Martino in Rio che accompagneranno i protagonisti della manifestazione in un tour enogastronomico sulle frecce a tre ruote.


lunedì 18 febbraio 2013

Aperte le iscrizioni al 14° Torneo Internazione di Tennis in carrozzina


Al Palatennis di Cuneo, dal 14 al 17 marzo, si terrà il 14° Trofeo di Wheelchair Tennis "Alpi del Mare" - Città di Cuneo.

Oragnizzato dalla ASD P.a.s.s.o Cuneo (Promozione Attività Sportiva Senza Ostacoli) Affiliato NEC - Wheelchair Tennis, trovate tutte le informazioni su www.passocuneo.com
 

Disabilità, approvato il primo programma d'azione italiano

Il primo programma d’azione italiano per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità è stato approvato lo scorso 12 febbraio dall’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, che ha sede presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
L’approvazione del Programma segna un importante risultato nel campo delle politiche a favore delle persone con disabilità e arriva dopo l’invio, lo scorso mese di novembre, del primo Rapporto italiano alle Nazioni Unite sulla implementazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità nel nostro Paese.

Il programma, che ha respiro biennale, individua le aree prioritarie verso cui indirizzare azioni e interventi per la promozione e la tutela dei diritti delle persone con disabilità, in una prospettiva coerente e unitaria, al fine di contribuire al raggiungimento degli obiettivi generali della Strategia europea sulla disabilità 2010-2020 e della Convenzione ONU ratificata dall’Italia nel 2009.

Il testo dovrà essere sottoposto a lettura nel Consiglio dei Ministri e al parere della Conferenza Unificata, per poi essere adottato come Decreto del Presidente della Repubblica.

“Esprimiamo vivo apprezzamento per il risultato conseguito - hanno commentato il Ministro Elsa Fornero e il Sottosegretario Maria Cecilia Guerra - in primo luogo per il clima di grande collaborazione che ha caratterizzato il lavoro di esponenti delle amministrazioni, rappresentanti delle parti sociali e delle federazioni e delle associazioni delle persone con disabilità”.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI: http://www.lavoro.gov.it/Lavoro/md/AreaSociale/Disabilita/
 

(Nella foto, Simona Aztori, balleria e pittrice)

venerdì 15 febbraio 2013

"Diverso da chi?"

Ai nastri di partenza “Diverso da chi? per una nuova cultura del rispetto“, progetto di sensibilizzazione del mondo scolastico nei confronti dei diritti delle persone affette da disabilità di vario genere.

L’Associazione Culturale Controscena – da un’idea di Eva Schwarzwald e Mario Nuzzo – propone un percorso rivolto a studenti dagli 8 ai 17 anni con l’obiettivo di modificare la percezione della disabilità, lavorando sugli stereotipi e la mancanza di conoscenze specifiche fin dalla prima età scolare, primo reale momento di aggregazione sociale senza distinzioni.

“E’ importante che gli studenti normodotati prendano coscienza di cosa significhi la disabilità - dichiarano gli ideatori Eva Schwarzwald e Mario Nuzzo - per poter modificare in modo consapevole il proprio atteggiamento culturale e attivare processi interiori di rispetto, solidarietà e comunicazione positiva di inclusione di persone disabili anche in ambito extrascolastico e, in futuro, nel mondo del lavoro.”

Tre le iniziative messe in campo per l’anno scolastico in corso: la realizzazione di un cofanetto DVD, realizzato in 1000 copie grazie al contributo del Comune di Milano e della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, contiene 15 cortometraggi di provenienza nazionale ed internazionale – sottotitolati per non udenti – che trattano il tema della disabilità: le storie narrate riguardano cecità e sordità, autismo, problemi mentali e motori e sono accompagnate da una guida didattica di lettura dei singoli film, scaricabile dal sito web www.diversodachi.it, contenente approfondimenti, spunti di discussione, esercizi e percorsi interdisciplinari di lavoro.

Il progetto, che ha coinvolto insegnanti, esperti, persone con disabilità e referenti di associazioni, è accompagnato da una ricerca volta a sondare a fini istruttori le attuali condizioni di inclusione e interazione tra studenti con disabilità e normodotati e a verificare l’accoglienza nelle classi della proposta complessiva.

I primi risultati già raccontano come l’interazione diventi difficile a scuola nei momenti non strutturati – come gli intervalli – e aumenti col crescere dell’età e la conseguente minore spontaneità ed elaborazione dell’identità. Manca infatti una consapevolezza sul vissuto del compagno disabile anche a causa di un forte silenzio sul tema: proprio in questa direzione Diverso da chi? vuole intervenire, offrendo ai bambini la possibilità di mettersi nei panni delle persone con disabilità sperimentandone i limiti e le abilità.

FONTE: www.disablog.it

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.diversodachi.it/it/progetto-diverso-da-chi

"Nuoterò tra gli squali, con una gamba sola"

Salvatore Cimmino, 49 anni, nuotatore disabile da Torre Annunziata, è arrivato in Australia per compiere l'ennesima incredibile impresa sportiva. Sabato 23 febbraio attraverserà lo Stretto di Rottnest, nelle acque di Perth, in un braccio di mare notoriamente difficile, mai calmo, abitato normalmente da squali e cetacei.

Sarà la sua ottava tappa del personalissimo Giro del mondo a nuoto, per un mondo senza barriere e senza frontiere. A 15 anni Cimmino è rimasto senza un arto per un osteosarcoma che non gli ha dato scampo. Poi ha scoperto il nuoto, prima come riabilitazione, poi come sport, infine come mezzo di grande impatto per promuovere le sue idee e per lottare, affinchè la disabilità nel mondo abbatta barriere e faccia importanti passi avanti.

Uno degli ultimi obiettivi di Cimmino è proprio quello di spingere la società civile a un impegno concreto verso la crescita tecnologica che coinvolga pienamente i disabili. In Italia, come in Europa, come nel mondo.

"Mi alleno da qualche giorno qui a Perth. Voglio fare bella figura - spiega Cimmino, tesserato per l'Aniene Roma del presidente Malagò che proprio prima di partire per l'Australia è stato premiato dal sindaco di Roma Gianni Alemanno come Atleta dell'Anno per il 2012 -. Sarà una gara impegnativa ma non mi spaventa. Sono anni che gareggio nei mari di tutto il pianeta e nel 2014 chiuderò il Giro del mondo arrivando a New York".

La prova di Salvatore Cimmino prevede l'attraversamento dello stretto di Rottnest, una ventina di chilometri che collega l'isola omonima all'Australia del Sud, vicino Perth. E proprio il sindaco di Perth, Lisa Scalfidi (votata come 2° sindaco più bravo e capace del mondo per il 2012) sta organizzando l'accoglienza del campione vesuviano al termine della traversata. Per l'occasione saranno festeggiati anche i 225 anni dal primo europeo a sbarcare nel continente australiano.

Del resto già in Italia, a Roma e Orvieto, l'Ambasciatore d'Australia, David James Ritchie, ha conosciuto Cimmino, facendogli i complimenti per il progetto e per il messaggio di vita che porta in giro per il mondo con le sue prove estreme.

"Sei anni fa non riuscivo nemmeno a stare in piedi, poi ho scoperto la piscina - spiega Cimmino, che nel suo palmares vanta anche una partecipazione alla Capri-Napoli, conclusa in tempo massimo -. Del resto, sono nato a Torre Annunziata, in una città di mare. Nuotando ho iniziato a sognare di costruire un ponte virtuale tra noi disabili e la società civile per migliorare la nostra condizione. Io ho sofferto molto per la mia disabilità, vorrei che le mie imprese servissero a far soffrire meno gli altri che hanno problemi simili ai miei. Io non mi arrendo e continuerò a nuotare fin quando avrò forza. A loro dico di fare lo stesso, di non arrendersi mai".

FONTE: www.ilmattino.it

Gli uomini dell'età della pietra si prendevano cura dei disabili

Il caso di Romito 8 è la dimostrazione che anche gli uomini preistorici si prendevano cura di malati e disabili ed è l'unico, finora noto, che dimostra come un individuo, incapace di provvedere a se stesso, possa rendersi utile alla comunità e ripaghi con il suo lavoro chi lo aiuta a sopravvivere.

«Romito 8» era forte e robusto, con un fisico ideale per sopravvivere, dodicimila anni fa, quando gli uomini si procuravano il cibo cacciando gli animali e raccogliendo i frutti della terra. Era il Paleolitico.
A vent'anni, però, subisce un trauma: probabilmente una caduta dall'alto che lo fa atterrare sui talloni e gli provoca uno schiacciamento delle vertebre, un torcicollo, una lesione del plesso brachiale e una paralisi delle braccia. Non può più andare in cerca di cibo, ma sopravvive: trova qualcuno che lo accudisce e gli procura persino un'occupazione.
«Le ossa delle gambe raccontano che rimaneva a lungo accovacciato, mentre i suoi denti, l'unica cosa sana e forte che gli era rimasta, mostrano segni di usura fino alla radice - spiega Fabio Martini, archeologo all'Università di Firenze - e questo fa pensare che li abbia usati per un lavoro: per masticare materiale duro come legno tenero oppure canniccio che altri, si può ipotizzare, avrebbero utilizzato per costruire manufatti come cestini o stuoie. Quelle lesioni non trovano nessun’altra giustificazione».

Romito 8 è uno dei nove individui ritrovati nella grotta del Romito, nel comune calabrese di Papasidero all'interno del Parco del Pollino. La scoperta risale al 1961, ma gli studi sui reperti continuano ancora oggi (le indagini sul Romito 8 verranno pubblicate quest'anno su una rivista scientifica specializzata) e sono coordinati da Fabio Martini con la collaborazione di due antropologi, Pierfranco Fabbri dell'Università di Lecce e Francesco Mallegni dell'Università di Pisa, che hanno misurato, radiografato e sottoposto le ossa alle più moderne indagini scientifiche, tomografie computerizzate e analisi del Dna comprese.

LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO: http://www.corriere.it/salute/disabilita/13_febbraio_12/uomini-primitivi-cura-disabili_403d5f34-712b-11e2-9be5-7db8936d7164.shtml

FONTE: www.corrriere.it

giovedì 14 febbraio 2013

Intervista a Tiziana Nasi, presidente della FISIP

Qual’è il futuro dello sci paralimpico? E dello sci per disabili più in generale?

Leggi e guarda l'intervista a Tiziana Nasi, Presidente della FISIP, la Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici, su http://www.abilitychannel.tv/video/il-futuro-dello-sci-paralimpico/

Riccarda Ambrosi di Ability Channel l'ha incontrato a Tarvisio, in occasione della Coppa Europa di Sci Alpino Paralimpico a circa un anno dalle Paralimpiadi di Sochi.

FONTE: www.abilitychannel.tv

Pistorius choc

Oscar Pistorius, 26 anni, ha sparato e ucciso la propria fidanzata, Reeva Steenkamp, 30 anni, modella sudafricana molto nota. La polizia ha accusato l'atleta di omicidio, escludendo l'ipotesi che il campione l'avrebbe scambiata per un ladro, come aveva sostenuto lo stesso Pistorius.

Pistorius, che è uscito dalla sua casa indossando una tuta grigia con il capo coperto dal cappuccio e il viso chinato verso terra, dopo l'interrogatorio è stato condotto in ospedale, per essere sottoposto ad esami per stabilire il livello di alcol nel sangue e verificare la presenza di segni di lotta. L'atleta comparirà davanti al magistrato di Pretoria «non prima di domani». L'udienza preliminare, attesa per oggi, è stata rinviata, per consentire alla polizia di raccogliere altre informazioni. Il campione paralimpico è accusato di omicidio volontario per l'assassinio della fidanzata. La polizia dovrebbe - a quanto è stato anticipato - opporsi alla richiesta, che verosimilmente sarà presentata dai suoi avvocati, di poter uscire sotto cauzione.

Leggi tutto l'articolo su http://www.corriere.it/esteri/13_febbraio_14/pistorius-ucciso-fidanzata_c464504c-7671-11e2-bad5-bab3677cbfcd.shtml

FONTE: www.corriere.it

mercoledì 13 febbraio 2013

Il 2013 degli Sport Paralimpici

Febbraio è il mese dello sci.
La Molina, in Spagna, ospiterà i mondiali di sci alpino dal 20 al 27 febbraio (la speranza è che la nostra Melania Corradini possa rimettersi in forma e poter dire la sua), mentre appena dopo sulle nevi svedesi di Solleftea andranno in scena in mondiali dedicati agli atleti dello sci nordico.
 
Anno di mondiali anche per l’atletica e il nuoto: Oscar Pistorius, i nostri azzurri medagliati a Londra e tutte le altre stelle dell’atletica paralimpica saranno in azione a Lione, in Francia, nel mese di luglio, mentre ad agosto in Canada sarà il turno dei mondiali di nuoto, dove l’Italia calerà gli assi Cecilia Camellini e Federico Morlacchi, che a Londra han ben figurato.
 
Tempo di mondiali anche per il wheelchair rugby, che si svolgeranno ad Antwerp in Belgio.
 
Sempre in Canada, nella località di Baie-Comeau, si svolgeranno a ottobre i mondiali di paraciclismo, una disciplina che a Londra ha regalato soddisfazioni immense ai colori azzurri.
 
Per gli appassionati di wheelchair tennis, gli appuntamenti immancabili sono sicuramente quelli con la versione in carrozzina dei tornei che han fatto al storia del Grand Slam del tennis: Australian Open (23-26 gennaio), Roland Garros (dal 5 all’8 giugno), Wimbledon (dal 5 a l7 luglio) e US Open a settembre (dal 5 all’8).

Un altro sport che sta molto a cuore a OA è sicuramente la scherma, e quella in carrozzina non fa eccezione: oltretutto per tutti i tifosi di Bebe e delle lame italiane, c’è anche la possibilità di assistere dal vivo a un’importante prova di Coppa del Mondo che si svolgerà a Lonato, in provincia di Brescia, nei giorni che vanno dal 24 al 26 maggio.

La speranza è chiaramente una sola: sentir risuonare il più possibile l’inno di Mameli.

Leggi l'articolo integrale di Alessandro Gennari su http://www.olimpiazzurra.com/2013/01/sport-paralimpici-gli-appuntamenti-clou-del-2013/

FONTE: www.olimpiazzurra.com

A Tarvisio, sci accessibile a tutti

A Tarvisio lo sci è uno sport per tutti.

La pista di Prampero è la perla del comprensorio sciistico di Tarvisio, capoluogo della Val Canale, situata al confine tra l’Italia, l’Austria e la Slovenia. La nota località sciistica delle Alpi Orientali del Friuli Venezia Giulia si candida ad ospitare la coppa del mondo di sci paralimpico.

Riccarda Ambrosi e Laura Chiarotto sono andate lì per verificarne l’accessibilità. Seguitele su http://www.abilitychannel.tv/video/sci-accessibile-a-tarvisio/

FONTE: www.abilitychannel.tv

martedì 12 febbraio 2013

Disabili al lavoro

Vogliamo segnalarvi il progetto D. A. L., Diritto Al Lavoro, un percorso di educazione professionale per persone disoccupate con problemi di salute mentale e/o invalidità, ideato da Anmil (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) in collaborazione con la Fondazione Adecco per le pari opportunità.
La particolarità dell'iniziativa sta nel fatto che le persone seguite continuano a essere accompagnate anche durante il periodo lavorativo, così da consolidare l'inserimento, andare incontro a eventuali esigenze aziendali e assicurare una continuità lavorativa, fondamentale per il loro equilibrio psichico.
Anmil ha individuato gli aspiranti lavoratori, mentre Fondazione Adecco ha messo a disposizione il proprio staff esperto di risorse umane per le fasi di formazione, orientamento e tirocinio. Il progetto ha coinvolto sedici persone escluse dal mercato del lavoro a causa di invalidità o patologie invalidanti. Nel lavoro di gruppo, svoltosi sottoforma di gioco di ruolo, si è innescato un meccanismo di mutuo-aiuto che li ha aiutati a relazionarsi vincendo ritrosie e timidezze e, sempre con queste modalità, hanno potuto simulare un colloquio di lavoro.

"Tutti hanno svolto un periodo di tirocinio - racconta Claudio Soldà, segretario generale Fondazione Adecco - che per quattro di loro è sfociato in un contratto di lavoro: due persone operano in cooperative sociali, una in un'azienda di abbigliamento, un'altra in un asilo nido". Per raccontare il progetto D. A. L è stato realizzato un video (http://www. youtube. com/watch?v=vQuUlt1VG8c) che racconta alcune delle migliori esperienze riscontrate nel corso di questo anno.

Per saperne di più, trovate l'articolo integrale di Sara Ficocelli al link http://www.repubblica.it/solidarieta/volontariato/2013/02/08/news/aiutare_le_aziende_ad_assumere_i_disabili_un_progetto_di_anmil_e_fondazione_adecco-52225476/

Turismo Accessibile alla Bit 2013

Viaggiare e scoprire il mondo è un diritto di tutti. 
Ecco quindi che anche la Bit (Borsa Internazionale del Turismo) 2013 riserva un’area dedicata interamente al tema del Turismo Accessibile all'interno dello "Spazio Italia", curata da Reatech, la rassegna dedicata a persone con esigenze speciali. “Alla BIT abbiamo voluto lanciare un tema che riteniamo fondamentale e che verrà sviluppato in modo molto più ampio in occasione di Reatech dal 10 al 13 Ottobre 2013”, ha commentato Elena Balestriero – Project Manager Reatech Italia. “Il mercato, anche quello italiano, si sta concretamente muovendo per fornire servizi migliori a tutti quei turisti che, per i motivi più diversi, hanno esigenze speciali. Il livello di interesse che stiamo riscontrando tra gli operatori è altissimo e le pre-adesioni che stiamo raccogliendo per il prossimo ottobre sono molto significative: si va dai tour operator alle strutture ricettive, dai fornitori di automezzi modificati agli enti per la promozione del turismo. Un mondo molto vasto che cercheremo di rappresentare in modo completo in un’ampia area a Reatech il prossimo ottobre e che in BIT è presente solo con una piccola rappresentanza”.

Da segnare in agenda, quindi, alcuni appuntamenti a Milano, presso lo stand H22 del Padiglione 1 con oltre 30 seminari sui temi più vari organizzati da Reatech Italia in collaborazione con diverse associazioni no profit, enti ed istituzioni che operano nei temi dell'accessibilità.

Giovedì 14 febbraio alle ore 14.00, presso la Sala Gemini del Centro Congressi l’UNWTO e Ministro per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport, si terrà il Convegno Internazionale “L’accessibilità nel turismo: valore etico e opportunità economica”.

Venerdì 15 febbraio alle 11.30 sarà inoltre presentato il "Libro Bianco sul Turismo Accessibile" a cura del Comitato per la Promozione e il Sostegno del Turismo Accessibile, una pubblicazione, la prima in Italia, che racchiude oltre 350 buone pratiche e progetti riguardanti il Turismo Accessibile.

Presso lo stand Reatech H29 sempre del Padiglione 1 sarà invece possibile toccare con mano alcuni esempi molto concreti di offerte turistiche per l’accessibilità: come il programma “Special Guest” di Alpitour , o il servizio offerto da Handytech, società di noleggio che ha realizzato un parco macchine modificate per diversamente abili, o ancora i servizi di Handysuperabile, onlus particolarmente attiva in progetti di turismo accessibile, o la “Sedia job” di Neatech, una sedia particolare per il trasporto di disabili ed anziani adatta al mare, alla neve o al trekking off-road e non ultimo Off Car che presenterà una handibike e la free wheel per adattare qualunque tipo di carrozzina su ogni superficie.


PER INFO:
bit.fieramilano.it

FONTE: www.disabili.com

lunedì 4 febbraio 2013


ANIDA ONLUS e DIVERSAMENTEMODA



ANIDA Associazione Nazionale Italiana Diversamente Abili è
un’organizzazione Onlus nata da un gruppo di persone che dal 2005 si
impegnano per l’integrazione socio-lavorativa dei Diversamente Abili.
Dalla sua nascita ad oggi, l’ANIDA si adopera per la realizzazione di
delle condizioni di vita delle persone portatrici di diversabilità,
incentrando la propria attività sulla difesa dei diritti, principalmente
attività lavorative che siano esse industriali, commerciali o di servizi
che conducano in tempi relativamente brevi all’inserimento lavorativo
e sociale di tali persone.
Per la massima riuscita delle proprie iniziative ANIDA rende partecipe
nei propri progetti istituzioni pubbliche e soggetti privati.
Da un’idea del Presidente Giuseppe Sannino, da oltre due anni,
l’associazione ha dato origine a DIVERSAMENTE MODA, un progetto,
la creazione di un’impresa sociale per la lavorazione artigianale di capi
di moda, che coinvolga diversamente abili e, più in generale, soggetti
svantaggiati.
La creazione “compartecipata” di un’azienda formata in parte da persone
portatrici di svantaggio rappresenterebbe, per le stesse, l’occasione
di riscatto e di valorizzazione delle potenzialità e delle risorse presenti
in ciascuno e, contemporaneamente, consentirebbe al sistema paese
di trasformare gli attori di tale iniziativa in produttori di reddito quindi
consumatori e cittadini contribuenti.
Una feconda impresa sociale, svolgendo la propria attività produttiva
in un settore come quello dell’alta moda che “ha sempre mercato”,
opportunità lavorativa anche la possibilità di compiere un percorso
di recupero personale.
La prima fase della felice iniziativa, realizzata in forma sperimentale,
tra disabili, giovani stilisti ed operatori specializzati del settore sotto la
direzione artistica di Pasquale Esposito.
I prossimi immediati obiettivi consistono nell’allestimento di un
Laboratorio Professionale e l’inizio di percorsi formativi atti a far
acquisire ai soggetti svantaggiati abilità e competenze necessarie
per conferire ad ogni individuo protagonista lo “status” di lavoratore e
perché no di imprenditore.
Per poter superare il periodo di crisi socio-economica che colpisce
gravemente il paese c’è bisogno di strategie concrete e lungimiranti
che, coinvolgendo tutte le componenti della società, ridiano
importanza alla produzione reale e centralità alle persone.
ANIDA è ambiziosa, solida e realizzabile.
diversament e MODA

venerdì 1 febbraio 2013


Roma Forum: Disabilità – Formazione – Lavoro


Si terrà a Roma, presso l’Opera don Calabria in via Soria, il 6 febbraio dalle 9,30 alle 13 un incontro organizzato dal Forum: Disabilità – Formazione – Lavoro(promosso dall’Opera don Calabria e dalla Comunità di Capodarco) per discutere dei diritti delle persone disabili e dei possibili restringimenti delle loro già scarse opportunità di vita sociale: le sentenze della Corte Costituzionale, le circolari Inps sul calcolo redditi per le pensioni, i tirocini sospesi e la legge 68/99 che fatica ad essere pienamente applicata. Si affronteranno temi come: i futuri tirocini delle persone con disabilità, il rapporto tra legge 68/99 e legge Fornero e le iniziative da intraprendere per una piena applicazione della legge 68/99.
Parteciperanno all’incontro Nina Daita, responsabile nazionale Ufficio disabilità della Cgil, Silvia Stefanovichj, responsabile nazionale Ufficio disabilità della Cisl,Augusto Battaglia, promotore legge 68/99, Dino Barlam, presidente Fish Lazio.
Il Forum ha inoltre diffuso una lettera, in allegato, indirizzata al futuro presidente della regione Lazio con l’intento di richiamare attenzione sui diritti dei disabili, in modo tale da impostare una politica regionale attenta alle esigenze delle fasce più deboli.

giovedì 31 gennaio 2013


Motodays 2013. Manuel Poggiali con la Scuola Guida Moto per disabili 


Stunting, seminari sull'attività a due ruote del futuro ma anche un'interessantissima iniziativa dedicata a chi non si arrende nella sua passione per le due ruote


Poggiali Scuola Guida

 Motodays 2013 darà spazio anche alla Scuola Guida gratuita Diversamente Disabili, riservata ai motociclisti “speciali” e caratterizzata dall’utilizzo di moto e scooter riadattati in base alle differenti esigenze motorie e pronti ad essere provati in un percorso appositamente realizzato.
Tra gli istruttori Emiliano Malagoli e Matteo Baraldi: amputati a gamba destra (il primo) e braccio destro (il secondo) per sfortunati incidenti stradali, i due sono saliti recentemente in sella alle loro moto per affrontare con ottimi risultati una gara Endurance sul circuito del Mugello contro altri piloti normodotati. A supporto anche istruttori di altissimo livello come il due volte iridato Manuel Poggiali (in foto), la campionessa europea Chiara Valentini, la leggenda delle competizioni nazionali Sebastiano “Nuccio” ZerboRoberto Poggi, vincitore della Roadster Cup 2010. 

Per informazioni: diversamentedisabili@gmail.com

mercoledì 30 gennaio 2013

Il museo “Tecnologic@mente” accessibile ai disabili visivi
di Marco Campagnolo
E’ stata un successo la visita dello scorso lunedì di un gruppo di disabili visivi, appartenenti all’associazione Piemontese Retinopatici e Ipovedenti, a “Tecnologic@mente”, il museo eporediese dedicato alle macchine e alla storia della Olivetti che è parte integrante della Fondazione “Natale Capellaro”.

Oltre a visitare il museo, che dà la possibilità di “toccare con mano” il materiale esposto, unico metodo valido per una persona con disfunzioni visive per poter “vedere” un museo, i soci dell’Apri hanno arricchito la collezione dell’esposizione, donando una “dattilo braille”, ovvero una macchina per scrivere utilizzata dai non vedenti e ancora perfettamente funzionate.

Attualmente sono circa 30 i volontari che operano presso Tecnologic@mente, museo nato per far conoscere ai ragazzi, e a quanti lo desiderano, la grandezza del genio di Camillo e Adriano Olivetti che, con la loro storica fabbrica, hanno cambiato la storia di Ivrea e del Canavese. Tutti i pezzi esposti sono perfettamente funzionanti, grazie alla costante opera di esperti ex dipendenti Olivetti, che se ne prendono cura.

Durante la visita, i soci Apri hanno potuto toccare e sperimentare direttamente sia le macchine da scrivere antiche sia le più moderne, oltre alle macchine per il calcolo meccanico ed elettronico, sino ad arrivare ai primi computers.

Per visitare il museo “Tecnologic@mente”, struttura perfettamente accessibile ai disabili visivi, (come la visita dei soci Apri ha dimostrato), in quanto tutti i materiali esposti possono essere toccati ed esplorati col tatto, occorre telefonare al numero 0125 1961160 oppure scrivere a info@museotecnologicamente.it.


I soci Apri durante la visita


Per i disabili decolla ICARUS

Per i disabili decolla ICARUS
Nasce ICARUS a supporto di disabili e anziani costretti a fare i conti quotidianamente con la scarsa accessibilità del trasporto aereo. Un modo per evitare che la legislazione europea, il Regolamento sui diritti dei passeggeri con handicap e a mobilità ridotta, rimanga lettera morta. Finanziato dal 7º Programma quadro dell’UE, ICARUS mira a sostenere la Strategia Europea sulla disabilità 2010-2020 e il relativo piano di attuazione. ICARUS contribuirà a promuovere cambiamenti nei servizi e nelle attività di aeroporti e compagnie aeree. Lo scopo é permettere un accesso più facile a tali servizi per tutti i cittadini, fornendo idee innovative ed efficaci. Offre, infatti, un compendio di soluzioni non solo tecnologiche per superare vari tipi di barriere. L’approccio, poi, è multilaterale. Vengono cioè prese in considerazione le opinioni di diversi soggetti: utenti, associazioni, istituzioni, esperti. Una sfida che è anche una corsa contro il tempo: nel 2030 le persone anziane o con qualche disabilitá rappresenteranno il 35% circa della popolazione europea.

Altre notizie su 

martedì 29 gennaio 2013

POWERCHAIR FOOTBALL ANCHE IN ITALIA

Ancora poco conosciuto nel nostro paese è il Powerchair Football. Da oggi in Italia la possibilità di gareggiare in un Campionato nazionale 

In un paese come il nostro, per il quale esiste la pressoché internazionale equazione Italia=calcio, si conosce ancora pochissimo una delle sue versioni che possono essere praticate da persone con disabilità. Si tratta del Powerchair Football, letteralmente il calcio per disabili in carrozzina a motore elettrico.

In Italia, dove il gioco del pallone fa in qualche modo "parte del nostro dna", fino a pochissimo tempo fa questa disciplina era pressoché sconosciuta. Ora qualcosa si sta muovendo,  e finalmente sarà possibile praticarlo anche da noi.Per capire come funziona questo sport, chi può praticarlo e dove, abbiamo intervistato Diego D'Artagnan titolare della Sport&Smile Eventi Sportivi di Montelupone  (Mc), l'unica realtà in Italia che si sta dedicando alla fondazione e alla diffusione di questo sport, attraverso gli insegnamenti  tecnico-tattici in campo.

powerchair football giocatoriDel Powerchair Football sappiamo che si gioca seduti su una carrozzina elettrica, e poco altro…quali sono le regole del gioco, e l'ambiente in cui si pratica?
Le regole del gioco sono le stesse del calcio classico per normodotati; si gioca in 4 contro 4 e si deve fare gol nelle due porte larghe 3 mt.  Uniche differenze sono che non esiste il fuorigioco e non vi deve essere mai il 2 vs 1 a meno di 3 mt. dal punto ove si trova il pallone. Si gioca sucarrozzine a quattro ruote tarate ad una velocità non superiore ai 10 Km/h, che devono essere dotate, oltre che di speciale cintura di sicurezza, anche di "guardfoot " per poter consentire al giocatore di colpire,condurre,orientare la palla.
Il pallone misura 13 pollici, sempre in cuoi come quello da calcio.  Si può giocare all'interno (palestre o palazzetti), o comunque in qualsiasi spazio ci sia un campo da basket, poiché le misure del campo sono quelle del parquet da pallacanestro. 

Chi ci si può dedicare? Le squadre sono miste? E' uno sport che si può intraprendere a quale età?  
Per poter già formare una squadra  sono sufficienti minimo 6 giocatori (3 più un portiere);  squadra che può essere formata sia da uomini che donne di ogni età e grado di disabilità - chiaramente non cognitiva, altrimenti non riuscirebbero a capire il senso del gioco. E' necessario essere in grado almeno di muovere il collo, anche leggermente, per poter agire con la vista periferica del gioco (orientarsi e capire cosa accade intorno). Per  quanto riguarda l'età, ci si può avvicinare al Powerchair Football già dai 14 anni, fino ai 50-55

Sappiamo che state lavorando per mettere in piedi non solo un campionato  nazionale, ma addirittura la Nazionale Italiana Powerchair Football; quali sono i criteri previsti per la creazione di una squadra?
Noi della Sport&Smile Eventi Sportivi, siamo reduci da un incontro tecnico-formativo tenutosi lo scorso week-end a Parigi, presso la sede internazionale della FIPFA, la Federazione che tutela e regolamenta questo gioco, alla quale erano presenti anche Germania, Austria, Finlandia, tutte ai primi passi. Non solo è stata l'occasione peraggiornarsi e capire meglio come organizzarsi qui in Italia, ma anche per siglare un accordo, che ci vede unica organizzazione riconosciuta a livello federale, nazionale e internazionale per il Powerchair Football.
Così come per il ruolo di CT (Commissario Tecnico/Coach ) è stato nominato Diego D'Artagnan, già Allenatore con patentino Figc Uefa e parte integrante anche dello Staff Tecnico della Juventus per la gestione di Summer Camp, nonché fondatore di questo sport in Italia e titolare della  Sport&Smile Eventi Sportivi creata solo nel 2010 ma in crescita esponenziale e con progetti sempre unici ed originali,con l'intento di  conservare la "vena" artigianale/famigliare che ci contraddistingue.


Se qualcuno leggendo questo articolo volesse provare a praticare il Powerchair Football, cosa dovrebbe fare? Chi contattare e come muoversi?
Se qualcuno fosse interessato, la prima cosa da fare è mettersi in contatto con noi. Già da un anno stiamo proponendo il Powerchair Football nelle Marche, ma ora vogliamo appunto diffondere sempre più la conoscenza di questa pratica, affinchè a livello nazionale sia data a tutti la possibilità di praticarlo. Obiettivo ultimo è la creazione di squadre sparse sul territorio che possano confrontarsi in amichevoli, così da testare e preparare giocatori che, riuniti in una squadra nazionale Italiana, parteciperanno ai prossimi Mondiali Paralimpici che si giocheranno in Brasile nel 2016. Al tempo stesso, formare anche una organizzazione arbitrale formata da arbitri formata da semplici appassionati o ex arbitri di calcio, per poi essere formati da figure federali FIPFA già esperti.

Volete lanciare un appello ai nostri lettori?
L'appello che lanciamo ai lettori, che siano essi potenziali nuovi giocatori, oppure famigliari, personale medico specializzato, semplici amici di disabili,è quello di contattarci, da tutto il territorio nazionale, sia attraverso il nostro sito che alla pagina Facebook a noi dedicata,  Sport&Smile Eventi Sportivi.
Appello che rivolgiamo anche alle Aziende, non necessariamente del settore disabilità, che vorranno avvicinarsi e affiancarsi a noi nel ruolo di Sponsor per una migliore e più celere realizzazione del progetto. Non dimenticando che il loro brand/Logo avrà una visibilità Nazionale-Internazionale per una giusta e nobile causa.
Concludo col ringraziare anticipatamente tutti coloro che ci daranno "voce" e "mano", affinché  questo progetto possa realizzarsi in tempi brevi.

powerchair football: due giocatori di spalle sul campo

















Per info: 

www.sportsmile.it
info@sportsmile.it


IN DISABILI.COM: 

Speciale SPORT DISABILI



 Francesca Martin 
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