lunedì 26 marzo 2012

Il prof disabile ostaggio dei bulli


Umiliato e minacciato: paga o ti bruciamo l' auto. Presi 4 minorenni Le accuse I ragazzi sono accusati di estorsione aggravata e continuata: le prime richieste di denaro risalgono al 2010
Umiliato e minacciato. Poi costretto a sottostare agli ordini di quattro ragazzini tra i 15 e i 17 anni. La vittima è un professore di 43 anni di educazione tecnica affetto da una disabilità motoria. Gli aguzzini sono i suoi ex alunni che l' hanno perseguitato per due anni. Chiedendogli piccole somme di denaro, una o due volte alla settimana, per i loro divertimenti. Oppure costringendolo ad accompagnarli in giro per la città. Ovunque loro volessero. Il docente non si è mai ribellato a queste vessazioni. Perché le minacce della banda erano chiare: «Obbedisci, altrimenti ti bruciamo l' auto». Una macchina speciale per disabili e unico mezzo di locomozione che il professore non poteva permettersi di perdere. La storia di soprusi e disagi arriva da Manfredonia dove ieri la polizia ha notificato le ordinanze di custodia cautelare ai componenti della baby gang: due di loro, con qualche precedente alle spalle, sono stati affidati a due comunità di recupero di Bari, mentre l' altra coppia di indagati, incensurati, ha ottenuto la misura della permanenza in casa. L' accusa contestata è estorsione aggravata e continuata. È stata la segnalazione di un vicino del docente a far scattare le indagini della polizia: una telefonata al 113 che segnalava un gruppo di ragazzini che obbligava un disabile a dar loro denaro. La chiamata è avvenuta contemporaneamente all' estorsione e ciò ha permesso ai poliziotti di pedinare la baby gang e il professore fino alle rispettive abitazioni. Quest' ultimo, in un primo momento, davanti agli investigatori ha cercato di minimizzare l' accaduto per timore di future ritorsioni. A causa della sua disabilità il docente viveva infatti in un profondo stato di frustrazione e paura. A dargli coraggio sono stati i suoi genitori, consapevoli peraltro dei soprusi che il figlio subiva costantemente. A questo punto il 43enne ha dato sfogo a tutte le sue emozioni scoppiando in un lungo pianto liberatorio. Poi ai poliziotti ha raccontato di tutte le vessazioni e le angherie subite negli ultimi due anni. Le prime richieste di denaro della baby gang risalgono al 2010: cinque euro una o due volte alla settimana. Ma i ragazzini poi ci hanno preso gusto avanzando pretese più consistenti: venti euro da pagare ogni due o tre giorni. Non solo. Se volevano andare in giro per la città o raggiungere un qualunque altro posto costringevano il loro ex insegnante a farlo. Se avesse solo provato a dire di no gli avrebbero incendiato la macchina. Episodi che si ripetevano. Un giorno dopo l' altro, mentre la vita del 43enne disabile scorreva tra la paura e l' angoscia di una richiesta che un giorno o altro non avrebbe potuto soddisfare. Perché i quattro ragazzini erano la sua ombra. Lo aspettavano all' uscita della scuola (un istituto di scuola media inferiore) oppure sotto casa. Spesso lo pedinavano. In qualche rara occasione lui ha tentato di seminarli ma è stato inseguito: una situazione che metteva a serio rischio i suoi problemi motori. «Una triste storia di terrore e disagio - ha commentato Luciano Di Prisco, il dirigente del commissariato di Manfredonia che ha portato a termine le indagini - l' uomo non ha mai pensato di denunciare i suoi aguzzini perché avevano più volte minacciato di incendiargli l' auto». Un atteggiamento sfrontato che i ragazzini hanno mostrato anche davanti ai poliziotti che hanno notificato il provvedimento cautelare. Uno di loro, senza mostrare il minimo segno di pentimento, ha giurato vendetta al suo ex docente.

Fonte:corriere.it 

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...