giovedì 31 gennaio 2013


Motodays 2013. Manuel Poggiali con la Scuola Guida Moto per disabili 


Stunting, seminari sull'attività a due ruote del futuro ma anche un'interessantissima iniziativa dedicata a chi non si arrende nella sua passione per le due ruote


Poggiali Scuola Guida

 Motodays 2013 darà spazio anche alla Scuola Guida gratuita Diversamente Disabili, riservata ai motociclisti “speciali” e caratterizzata dall’utilizzo di moto e scooter riadattati in base alle differenti esigenze motorie e pronti ad essere provati in un percorso appositamente realizzato.
Tra gli istruttori Emiliano Malagoli e Matteo Baraldi: amputati a gamba destra (il primo) e braccio destro (il secondo) per sfortunati incidenti stradali, i due sono saliti recentemente in sella alle loro moto per affrontare con ottimi risultati una gara Endurance sul circuito del Mugello contro altri piloti normodotati. A supporto anche istruttori di altissimo livello come il due volte iridato Manuel Poggiali (in foto), la campionessa europea Chiara Valentini, la leggenda delle competizioni nazionali Sebastiano “Nuccio” ZerboRoberto Poggi, vincitore della Roadster Cup 2010. 

Per informazioni: diversamentedisabili@gmail.com

mercoledì 30 gennaio 2013

Il museo “Tecnologic@mente” accessibile ai disabili visivi
di Marco Campagnolo
E’ stata un successo la visita dello scorso lunedì di un gruppo di disabili visivi, appartenenti all’associazione Piemontese Retinopatici e Ipovedenti, a “Tecnologic@mente”, il museo eporediese dedicato alle macchine e alla storia della Olivetti che è parte integrante della Fondazione “Natale Capellaro”.

Oltre a visitare il museo, che dà la possibilità di “toccare con mano” il materiale esposto, unico metodo valido per una persona con disfunzioni visive per poter “vedere” un museo, i soci dell’Apri hanno arricchito la collezione dell’esposizione, donando una “dattilo braille”, ovvero una macchina per scrivere utilizzata dai non vedenti e ancora perfettamente funzionate.

Attualmente sono circa 30 i volontari che operano presso Tecnologic@mente, museo nato per far conoscere ai ragazzi, e a quanti lo desiderano, la grandezza del genio di Camillo e Adriano Olivetti che, con la loro storica fabbrica, hanno cambiato la storia di Ivrea e del Canavese. Tutti i pezzi esposti sono perfettamente funzionanti, grazie alla costante opera di esperti ex dipendenti Olivetti, che se ne prendono cura.

Durante la visita, i soci Apri hanno potuto toccare e sperimentare direttamente sia le macchine da scrivere antiche sia le più moderne, oltre alle macchine per il calcolo meccanico ed elettronico, sino ad arrivare ai primi computers.

Per visitare il museo “Tecnologic@mente”, struttura perfettamente accessibile ai disabili visivi, (come la visita dei soci Apri ha dimostrato), in quanto tutti i materiali esposti possono essere toccati ed esplorati col tatto, occorre telefonare al numero 0125 1961160 oppure scrivere a info@museotecnologicamente.it.


I soci Apri durante la visita


Per i disabili decolla ICARUS

Per i disabili decolla ICARUS
Nasce ICARUS a supporto di disabili e anziani costretti a fare i conti quotidianamente con la scarsa accessibilità del trasporto aereo. Un modo per evitare che la legislazione europea, il Regolamento sui diritti dei passeggeri con handicap e a mobilità ridotta, rimanga lettera morta. Finanziato dal 7º Programma quadro dell’UE, ICARUS mira a sostenere la Strategia Europea sulla disabilità 2010-2020 e il relativo piano di attuazione. ICARUS contribuirà a promuovere cambiamenti nei servizi e nelle attività di aeroporti e compagnie aeree. Lo scopo é permettere un accesso più facile a tali servizi per tutti i cittadini, fornendo idee innovative ed efficaci. Offre, infatti, un compendio di soluzioni non solo tecnologiche per superare vari tipi di barriere. L’approccio, poi, è multilaterale. Vengono cioè prese in considerazione le opinioni di diversi soggetti: utenti, associazioni, istituzioni, esperti. Una sfida che è anche una corsa contro il tempo: nel 2030 le persone anziane o con qualche disabilitá rappresenteranno il 35% circa della popolazione europea.

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martedì 29 gennaio 2013

POWERCHAIR FOOTBALL ANCHE IN ITALIA

Ancora poco conosciuto nel nostro paese è il Powerchair Football. Da oggi in Italia la possibilità di gareggiare in un Campionato nazionale 

In un paese come il nostro, per il quale esiste la pressoché internazionale equazione Italia=calcio, si conosce ancora pochissimo una delle sue versioni che possono essere praticate da persone con disabilità. Si tratta del Powerchair Football, letteralmente il calcio per disabili in carrozzina a motore elettrico.

In Italia, dove il gioco del pallone fa in qualche modo "parte del nostro dna", fino a pochissimo tempo fa questa disciplina era pressoché sconosciuta. Ora qualcosa si sta muovendo,  e finalmente sarà possibile praticarlo anche da noi.Per capire come funziona questo sport, chi può praticarlo e dove, abbiamo intervistato Diego D'Artagnan titolare della Sport&Smile Eventi Sportivi di Montelupone  (Mc), l'unica realtà in Italia che si sta dedicando alla fondazione e alla diffusione di questo sport, attraverso gli insegnamenti  tecnico-tattici in campo.

powerchair football giocatoriDel Powerchair Football sappiamo che si gioca seduti su una carrozzina elettrica, e poco altro…quali sono le regole del gioco, e l'ambiente in cui si pratica?
Le regole del gioco sono le stesse del calcio classico per normodotati; si gioca in 4 contro 4 e si deve fare gol nelle due porte larghe 3 mt.  Uniche differenze sono che non esiste il fuorigioco e non vi deve essere mai il 2 vs 1 a meno di 3 mt. dal punto ove si trova il pallone. Si gioca sucarrozzine a quattro ruote tarate ad una velocità non superiore ai 10 Km/h, che devono essere dotate, oltre che di speciale cintura di sicurezza, anche di "guardfoot " per poter consentire al giocatore di colpire,condurre,orientare la palla.
Il pallone misura 13 pollici, sempre in cuoi come quello da calcio.  Si può giocare all'interno (palestre o palazzetti), o comunque in qualsiasi spazio ci sia un campo da basket, poiché le misure del campo sono quelle del parquet da pallacanestro. 

Chi ci si può dedicare? Le squadre sono miste? E' uno sport che si può intraprendere a quale età?  
Per poter già formare una squadra  sono sufficienti minimo 6 giocatori (3 più un portiere);  squadra che può essere formata sia da uomini che donne di ogni età e grado di disabilità - chiaramente non cognitiva, altrimenti non riuscirebbero a capire il senso del gioco. E' necessario essere in grado almeno di muovere il collo, anche leggermente, per poter agire con la vista periferica del gioco (orientarsi e capire cosa accade intorno). Per  quanto riguarda l'età, ci si può avvicinare al Powerchair Football già dai 14 anni, fino ai 50-55

Sappiamo che state lavorando per mettere in piedi non solo un campionato  nazionale, ma addirittura la Nazionale Italiana Powerchair Football; quali sono i criteri previsti per la creazione di una squadra?
Noi della Sport&Smile Eventi Sportivi, siamo reduci da un incontro tecnico-formativo tenutosi lo scorso week-end a Parigi, presso la sede internazionale della FIPFA, la Federazione che tutela e regolamenta questo gioco, alla quale erano presenti anche Germania, Austria, Finlandia, tutte ai primi passi. Non solo è stata l'occasione peraggiornarsi e capire meglio come organizzarsi qui in Italia, ma anche per siglare un accordo, che ci vede unica organizzazione riconosciuta a livello federale, nazionale e internazionale per il Powerchair Football.
Così come per il ruolo di CT (Commissario Tecnico/Coach ) è stato nominato Diego D'Artagnan, già Allenatore con patentino Figc Uefa e parte integrante anche dello Staff Tecnico della Juventus per la gestione di Summer Camp, nonché fondatore di questo sport in Italia e titolare della  Sport&Smile Eventi Sportivi creata solo nel 2010 ma in crescita esponenziale e con progetti sempre unici ed originali,con l'intento di  conservare la "vena" artigianale/famigliare che ci contraddistingue.


Se qualcuno leggendo questo articolo volesse provare a praticare il Powerchair Football, cosa dovrebbe fare? Chi contattare e come muoversi?
Se qualcuno fosse interessato, la prima cosa da fare è mettersi in contatto con noi. Già da un anno stiamo proponendo il Powerchair Football nelle Marche, ma ora vogliamo appunto diffondere sempre più la conoscenza di questa pratica, affinchè a livello nazionale sia data a tutti la possibilità di praticarlo. Obiettivo ultimo è la creazione di squadre sparse sul territorio che possano confrontarsi in amichevoli, così da testare e preparare giocatori che, riuniti in una squadra nazionale Italiana, parteciperanno ai prossimi Mondiali Paralimpici che si giocheranno in Brasile nel 2016. Al tempo stesso, formare anche una organizzazione arbitrale formata da arbitri formata da semplici appassionati o ex arbitri di calcio, per poi essere formati da figure federali FIPFA già esperti.

Volete lanciare un appello ai nostri lettori?
L'appello che lanciamo ai lettori, che siano essi potenziali nuovi giocatori, oppure famigliari, personale medico specializzato, semplici amici di disabili,è quello di contattarci, da tutto il territorio nazionale, sia attraverso il nostro sito che alla pagina Facebook a noi dedicata,  Sport&Smile Eventi Sportivi.
Appello che rivolgiamo anche alle Aziende, non necessariamente del settore disabilità, che vorranno avvicinarsi e affiancarsi a noi nel ruolo di Sponsor per una migliore e più celere realizzazione del progetto. Non dimenticando che il loro brand/Logo avrà una visibilità Nazionale-Internazionale per una giusta e nobile causa.
Concludo col ringraziare anticipatamente tutti coloro che ci daranno "voce" e "mano", affinché  questo progetto possa realizzarsi in tempi brevi.

powerchair football: due giocatori di spalle sul campo

















Per info: 

www.sportsmile.it
info@sportsmile.it


IN DISABILI.COM: 

Speciale SPORT DISABILI



 Francesca Martin 
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