giovedì 28 febbraio 2013

Mancano i fondi, a rischio residenza per disabili

Abruzzo. Il silenzio e l'indifferenza della politica regionale e locale circondano un'opera di grande importanza sociale come quella realizzata dall'associazione Aias, lungo la via d'Introdacqua.

La denuncia viene da Sante Ventresca, presidente dell'Aias e promotore della residenza per disabili «Villa Gioia», sua seconda "creatura" dopo la fondazione del centro diurno in via Torrone, ormai una ventina di anni fa.

«Unica nel suo genere, in tutta la provincia dell’Aquila, in grado di ospitare fino a venti disabili, privi del contesto familiare e non, Villa Gioia è una struttura capace di affrontare un gravoso problema sociale, ma anche il problema dell'occupazione in Valle Peligna, data la crisi che aggredisce il nostro territorio, offrendo la possibilità di dar lavoro ad oltre venti maestranze» ha spiegato Ventresca.
 
Il terreno sul quale è stata costruita la residenza per giovani disabili è stato acquistato dall'Aias, nel 2006, per la somma di cinquantamila euro. Nel 2008 il Comune di Sulmona ha approvato il progetto e sono stati pagati ventitremila euro per gli oneri di urbanizzazione. L'edificio e gli arredi, con un finanziamento dell'Unione europea, ottenuto tramite interessamento della Regione, sono costati oltre seicentomila euro. Altri fondi sono stati messi a disposizione dalla Fondazione della Cassa di Risparmio della Provincia dell' Aquila.
 
Così le carenze di fondi impediscono l'avvio concreto del centro «Villa Gioia», che rischia di restare ancora inattivo e per l'identico problema rischia di chiudere le porte ai ragazzi disabili anche il centro diurno Aias di via Torrone, costringendo a casa decine di giovani che in quella struttura trovano accoglienza per compiere le loro attività formative e riabilitative. Altra struttura che oggi dà lavoro agli operatori.
 
Intanto ragazzi disabili e giovani in cerca di occupazione, con le qualifiche richieste, rischiano di restare delusi nelle loro aspettative, davanti al silenzio e all'indifferenza finora mostrati dalle istituzioni e dai pubblici amministratori.
 
 

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