Comunicava con gli occhi utilizzano un computer a scansione, affetto dalla terribile sindrome di «locked in».
Il paraplegico 48enne, padre di 4 figli, non ce l'ha fatta. È morto oggi a Catania: si era risvegliato nel 2005 dal coma in cui entrato due anni prima per un incidente stradale con un furgone. Salvatore ha avuto un arresto cardiaco prima di mezzogiorno nella sua abitazione.
Suo fratello Pietro, che lo ha curato, ha istituito un'associazione, «Sicilia risvegli», per i malati come Salvatore chiedendo la possibilità di utilizzare una cura con cellule staminali.
L'11 settembre 2003 Salvatore, padre di 4 figli, a bordo delle sua Vespa in compagnia del figlio tredicenne si stava recando a lavoro presso la Asl di Catania dove prestava servizio. Dopo aver effettuato 2 km, venivano travolti da un furgone di gelati. Salvatore non potè evitare l’impatto, andando a sbattere violentemente, con conseguenti lesioni celebrali gravissime e diverse fratture in varie parti del corpo. Venne trasferito in ospedale e dopo diversi interventi entrò in coma. Questa la diagnosi: stato vegetativo post-traumatica.
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Fonte: www.corriere.it
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