giovedì 12 gennaio 2012

Docenti di sostegno più formati e meno precari: riparte l'Osservatorio



ROMA - Formazione iniziale e in servizio dei docenti curriculari, per gli insegnanti di sostegno e per i soprannumerari: sono questi i temi principali di cui si è occupato ieri sera l'Osservatorio permanente per l'integrazione degli alunni con disabilità, che dopo tre anni di inattività è stato ufficialmente riaperto dal ministro dell'Istruzione, università e ricerca Francesco Profumo. Al tavolo erano seduti i rappresentanti delle principali associazioni delle federazioni Fish e Fand, insieme ai direttori generali del Miur, ai rappresentanti del Forum delle famiglie e del Forum degli studenti e ad alcuni docenti delle scuole dei vari ordini e gradi.

Insegnanti di sostegno precari e qualità dell'integrazione. "Oggi circa 1 terzo degli insegnanti di sostegno non sono di ruolo - riferisce Salvatore Nocera,
vicepresidente della Fish - questo significa che cambiano ogni anno, con grande disagio per gli alunni disabili, specie quelli con disabilità intellettiva. La nostra proposta, che ci è stato assicurato sarà presa in considerazione, è che questi insegnanti siano immessi in ruolo: questo non comporterebbe costi economici, ma garantirebbe un servizio di qualità e continuativo. Abbiamo inoltre proposto che siano individuati dei parametri per misurare la qualità dell'integrazione, in modo che le scuole possano fare a gara rispetto a questo aspetto: ci è stato detto che valuteranno la proposta".


Formazione dei docenti. Su questo, che è uno dei temi fondamentali dell'Osservatorio, "ci è stato assicurato - riferisce Nocera - che uscirà a giorni il regolamento applicativo del decreto sulla formazione iniziale dei docenti curriculari, che prevede 30 crediti formativi universitari per i futuri insegnanti della scuola dell'infanzia e primaria e solo 6 crediti per quelli della secondaria. Su quest'ultimo punto - precisa - abbiamo chiesto una soluzione, affinché anche ai docenti delle secondarie sia destinato un maggior numero di crediti, in passato ridotti per dare più spazio alle discipline. Oggi, con un nuovo ministro dell'Istruzione, stiamo tornando alla carica". Per quanto riguarda la formazione in servizio, "abbiamo chiesto un incontro urgente tra ministero e sindacati, con una delegazione delle federazioni, per ribadire l'obbligatorietà dell'aggiornamento in servizio dei docenti curricolari: riteniamo infatti - spiega ancora Nocera - che si potrebbero anche ridurre le ore di sostegno, ma solo a due condizioni: una maggiore preparazione dei docenti curricolari e il rispetto del dpr 81/2009, che all' art 5 stabilisce il tetto di 20 alunni per le classi con uno studente disabile". Rispetto al sovraffollamento delle classi, su cui massima è l'attenzione delle associazioni, "ci sono stati promessi tutti i dati e le statistiche per il prossimo incontro di fine febbraio". Per quanto riguarda la formazione degli insegnanti di sostegno, "stiamo attendendo il regolamento che renda operante il decreto 249 del 2010 - spiega Nocera - che prevede tra l'altro un nuovo corso di specializzazione, con 60 crediti seguiti da un tirocinio formativo attivo".

Formazione "soprannumerari". Rispetto al recente dibattito sulla riconversione dei docenti di ruolo soprannumerari, "abbiamo intanto ottenuto la revoca del bando destinato a reclutare tutor cui affidare questi corsi - riferisce Nocera - Il corso ci sarà, perché è evidente che il ministero intende utilizzare i soprannumerari per il sostegno. Abbiamo però chiesto che i requisiti professionali dei tutor siano più stringenti e comprendano laurea e specializzazione. Per quanto riguarda i contenuti - aggiunge - abbiamo proposto che siano disegnati dalla stessa commissione che elabora i corsi di specializzazione per gli insegnanti di sostengo".

Aree disciplinari. Un altro tema affrontato dall'Osservatorio riguarda le aree disciplinari per il sostegno. "Visto che le immissioni in ruolo devono avvenire in base alle aree tematiche, chiediamo tuttavia che queste siano abolite non appena l'insegnante diventa di ruolo. Ora infatti, per avere un insegnante di sostegno nella scuola superiore, si deve scegliere tra un docente dell'area scientifica, motoria, letteraria o tecnologica: in questo modo, ci sono insegnanti con alti punteggi, iscritti in aree disciplinari meno richieste, che non vengono mai chiamati. Oppure, si arriva a nominare 4 insegnanti di sostegno, ciascuno per 3 ore e mezzo, su un singolo bambini, creando di fatto intorno a lui una vera e propria classetta. Noi ribadiamo che le singole materie siano di competenza degli insegnanti curricolari, mentre all'insegnante di sostegno sia affidata l'integrazione Supplenze. Rispetto alla questione, che pure ha suscitato recentemente polemiche e dibattiti, "abbiamo chiesto al ministero di ribadire, anche con sanzioni disciplinari, il divieto, in base alle Linee guida, di uscita dalla classe, invio a casa e formazione di gruppi di soli alunni disabili, così come il divieto di utilizzare gli insegnanti di sostegno per le supplenze. Allo stesso modo, deve essere ribadito l'obbligo di sostituzione dell'insegnante di sostegno, nel caso in cui questo sia assente nelle ore assegnate.

Fonte:SuperAbile 

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