venerdì 16 marzo 2012

Disabili 'no bus', condannato Comune Roma

Fermate inaccessibili. Tribunale, 'condotta discriminatoria'
Il Comune di Roma e' stato condannato perche' le fermate dei bus non sono accessibili ai disabili. Il Campidoglio dovra' versare 5 mila euro, piu' le spese legali, a Gustavo Fraticelli, co-presidente dell'Associazione Luca Coscioni e disabile in sedia a rotelle, che aveva fatto causa due anni fa perche' non riusciva a prendere i mezzi pubblici. Secondo l'associazione, nel centro storico erano accessibili solo il 10% delle fermate. Tutto risale al 2009 quando Gustavo Fraticelli, persona disabile e co-presidente dell'Associazione Luca Coscioni (che ha curato l'aspetto legale della questione), fece causa al Comune di Roma perché, secondo uno studio condotto dalla sua associazione, è risultato che nel centro storico solo il 10% di 460 fermate di bus erano 'accessibili' a disabili. Dopo due anni è arrivata la sentenza del Tribunale che si basa sulla legge 67 del 2006 che prevede un'apposita azione a favore del disabile che ritiene di aver subito una discriminazione diretta o indiretta. Il giudice ha condannato il sindaco di Roma a pagare un risarcimento di 5 mila euro, più rimborso delle spese legali (2.500 euro), a Gustavo Fraticelli ed ha ordinato la pubblicazione della sentenza sulle pagine romane del quotidiano 'Il Messaggero' (a spese del Comune) e la realizzazione, entro 12 mesi, di un piano per la messa a norma dei marciapiedi di via Cernaia, Passeggiata di Ripetta, Piazza Fiume, Via Veneto e via dei Cerchi (le fermate dei bus prese in oggetto dalla causa)

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