lunedì 19 marzo 2012

SOCIALE: REGIONE TAGLIA 75 PER CENTO, SERVIZI A RISCHIO E PROTESTE



L’AQUILA - Un incontro urgentissimo con il prefetto dell’Aquila, Giovanna Iurato, per risolvere immediatamente i gravissimi orizzonti che si prospettano col taglio del 75 per cento, da 220 mila a 54 mila euro, operato dalla Regione Abruzzo sul fondo per il piano locale per la non autosufficienza.

Lo chiede l’assessore alle Politiche sociali del Comune dell’Aquila Stefania Pezzopane all’indomani della notizia dell’abbattimento del fondo rivolto a sopperire alle esigenze di disabili non autosufficienti e persone anziane sole.

A causa delle esigue cifre rimaste per il piano, infatti, sono a rischio di chiusura i centri diurni e il trasporto per disabili e anziani.

“Dire che la situazione è drammatica è assolutamente eufemistico - tuona la Pezzopane - Una vergogna, la Regione Abruzzo taglia dopo aver comunicato lo stanziamento dei fondi e con i servizi già in atto”.
LA NOTA COMPLETA
Ma sono impazziti? In una lettera avente a oggetto l’abbattimento del fondo per il Piano locale per la non autosufficienza (Plna) 2012, la Giunta regionale ci riferisce di aver tagliato i fondi delle politiche sociali e in particolare del fondo per le politiche rivolte ai cittadini non autosufficienti, prevalentemente disabili e anziani soli.

Un taglio che ammonta al 75 per cento. E questo accade a piano già approvato dalla Regione, che ci aveva comunicato precedentemente non solo una cifra diversa, ma anche di avviare i servizi, che il Comune dell’Aquila ha avviato con efficienza e rapidità.

La Regione Abruzzo ha comunicato, in corso di espletamento dei servizi, il riparto del fondo destinato al Piano locale per la non autosufficienza- annualità 2012, portandolo a 54.368 euro a fronte di 220.046 euro, già assegnati per la stessa annualità, al Comune dell’Aquila.

Stante il nuovo riparto, risulta a rischio la copertura finanziaria dei servizi in essere, attuati in coerenza con quanto previsto dal progetto Plna-2012, approvato dalla Giunta comunale e predisposto sulla base del fabbisogno e tenendo conto dell’assegnazione regionale comunicata già a ottobre 2011.

Decisamente scioccante quanto si legge nella lettera inviataci dalla Regione, mentre ogni giorno fatichiamo a ricostruire legami sociali e ad assicurare almeno i livelli essenziali di servizi ai più deboli, la Regione taglia ai più deboli.

Senza dignità e con cinismo la Regione gioca con gli aquilani. Mentre le associazioni di volontariato, la cooperazione sociale e i Comuni quotidianamente cercano di richiamare l’attenzione della Regione con toni accorati al fine di una ricostruzione del tessuto sociale, straziato soprattutto nella sua compagine più debole, quella che ha bisogno del sostegno delle istituzioni per sopravvivere, la Regione inveisce senza coscienza.

Le chiacchiere della campagna elettorale se le porta il vento. Con l’esiguità dei fondi che ci sono stati riassegnati con la nuova lettera, il Plna perde quasi del tutto la sua sacrosanta funzione, non riuscendo a sopperire alle situazioni drammatiche di cui dovrebbe prendersi cura e che, neanche a dirlo, sono in aumento.

Dovremo forse interrompere l’assistenza domiciliare? O eliminare l’assistenza agli anziani? O dire alle persone assistite che non ci sarà più l’assistenza domiciliare integrata? Ricordo a tutti che già la somma di 220 mila euro era di gran lunga insufficiente ed era una cifra già ridotta rispetto agli anni precedenti. Un vero scandalo.

Ci mobiliteremo assieme alle altre amministrazioni e agli ambiti sociali a partire dalla presenza al prossimo Consiglio regionale. È veramente troppo.

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