mercoledì 21 marzo 2012

Tutti insieme per realizzare il sogno dell'indipendenza dei ragazzi disabili

Il 29 marzo grande appuntamento con i ragazzi di Hàgape 2000: dibattiti sul tema disabilità, risate con comici famosi e un'importante occasione di beneficenza

MUNICIPIO XI - Quanto è importante che i ragazzi disabili abbiano una vita serena, stimolante e indipendente dalla loro famiglia, come tutti i loro coetanei? È fondamentale, e progetti come "Dopo di noi" e "La casa di Vale" ne sono una testimonianza lodevole e una soluzione pratica. Queste due ammirevoli idee sono state portate avanti dall'associazione Hàgape 2000, una onlus costituita da genitori e da ragazzi con disabilità psico-fisiche operante da più di dieci anni sul territorio del Municipio XI.
Giovedì 29 marzo i ragazzi dell'associazione saranno protagonisti e promotori di un grande evento, "La Primavera dell'Hàgape" che si svolgerà presso l'Auditorium del Seraphicum dalle ore 20.30. Una giornata in cui il confronto, la riflessione e il dibattito si coniugheranno in un grande clima di festa nel territorio del Municipio XI. Grande attenzione verrà data infatti ad una delle tematiche più importanti che riguardano i ragazzi con disabilità, ovvero la loro indipendenza al di fuori del nucleo familiare originario. "Dopo di noi e risorse del territorio" vuole, appunto, calamitare l'attenzione su quanto di più vitale esiste per un giovane oggi: l'autoaffermazione. Si parlerà di come trovare nuove soluzioni per reperire dei fondi utili alle attività assistenziali per le famiglie che hanno al loro interno soggetti con gravi disabilità, arrivando a coprire delle esigenze a cui i volontari non possono sopperire; si discuterà di come realizzare una rete di sinergie che si rivolga alle realtà economiche ed imprenditoriali presenti sul territorio municipale, sensibilizzandole e coinvolgendole nella realizzazione di progetti di assistenza sociale; si porrà l'associazione Hàgape 2000 come terminale e garante territoriale di una rete di imprenditoria sociale per operazioni di "fund raising". Verrà presentato, inoltre, il nuovo progetto "La Casa di Vale... abitare la vita", l'appartamento in piazza dei Navigatori offerto in comodato d'uso all'associazione da parte dei genitori di Valentina, per realizzare un piano di vita che coinvolga lei e altri quattro ragazzi. La struttura offrirà dei servizi socio-assistenziali al fine di far recuperare ai ragazzi disabili dei livelli di autonomia che vadano al di là della loro famiglia, consentendo di compiere un passo indispensabile per la crescita di ogni ragazzo. Una sfida necessaria, secondo Daniele Ozzimo, Vicepresidente Commissione Politiche sociali di Roma Capitale: "Con il progetto ‘Dopo di noi' i ragazzi che vivono situazioni di handicap possono proiettarsi nel futuro costruendo una propria dimensione familiare diversa da quella di provenienza, e su questo c'è un forte impegno da parte di Hàgape 2000. Una casa in un condominio, immersa in un tessuto sociale dove i ragazzi possono vivere, conducendo una vita fatta di interazione con la realtà, integrandosi e divenendo allo stesso tempo fattore di stimolo". E aggiunge: "Una buona amministrazione dovrebbe riuscire a dare risposte a tutti i cittadini, anche a quelli più fragili, e quando non è in grado di farlo dovrebbe mettere a disposizione di realtà associative serie e solide, come Hàgape 2000, degli strumenti utili a conseguire degli obiettivi. Per ‘La Casa di Vale' il passo successivo alla ristrutturazione dell'immobile è capire come attivare una convenzione con il Comune in grado di sostenere il servizio che viene erogato all'interno della struttura". Una tematica, quella dei finanziamenti, davvero difficile da affrontare in un periodo fatto di tagli pesantissimi al sociale che, secondo Ozzimo "sono un discrimine di civiltà. La nostra è una società pregna di modelli economici che regolano anche le relazioni interpersonali, dove chi non è produttivo viene considerato inutile. Va quindi rilanciata anche una forte campagna culturale. Questi ragazzi testimoniano una diversità e sono in grado di insegnare tanto a chiunque. Hanno la capacità di godere delle cose più semplici, che spesso noi consideriamo insignificanti, e di vivere il presente con emozione. Sono convinto che essi siano delle straordinarie leve di cambiamento per la nostra società". Preoccupato per la questione dei finanziamenti è anche Andrea Beccari, Assessore ai Servizi sociali del Municipio XI: "Questa è un'iniziativa molto solida per la realizzazione di un percorso di autonomia e di indipendenza di queste persone, di cui hanno il massimo diritto, costruita da anni insieme all'associazione Hàgape. Questi progetti, purtroppo, sono appesi all'indisponibilità economica del Comune di Roma a fornire dei finanziamenti. È già successo infatti che case famiglia già pronte per essere avviate sono state bloccate proprio per questo motivo. Servono attualmente dei fondi per ristrutturare l'appartamento a piazza dei Navigatori e successivamente chiederemo l'autorizzazione alla Giunta Alemanno di un finanziamento al progetto, che è competenza comunale. Il Municipio XI si rende fin da ora disponibile per un cofinanziamento della casa famiglia, come già successe con il precedente progetto "la Casa di Franco". C'è preoccupazione - ha concluso Beccari - che il percorso avviato finora possa essere arrestato da un rifiuto dell'Amministrazione capitolina e per questo è necessario che i genitori dei ragazzi e i giornali più sensibili alla tematica ci siano vicini per fare pressione sul Comune".
"Per la ristrutturazione della casa famiglia, concessa in comodato d'uso gratuito per 10 anni + 5 dai genitori di Valentina - spiega Giovanni Buttaroni, Presidente di Hàgape 2000 - abbiamo bisogno di 70-75.000 euro. Questi ragazzi hanno già fatto un percorso di anni in cui, una volta ogni due mesi, per una settimana hanno vissuto una vita indipendente, per abituarli poi al progetto vero e proprio della casa famiglia. Durante la serata cercheremo quindi di arrivare alla cifra che noi, nonostante il nostro contributo, non siamo in grado di raccogliere".
L'evento del 29 marzo aiuterà i partecipanti a comprendere al meglio questa complessa realtà, fatta di difficoltà e di sacrificio, ma anche di splendidi risultati che sono stati raggiunti con determinazione. "Abbiamo bisogno di sensibilizzare l'opinione pubblica su questa tematica - spiega Roberto Morelli, padre di Valentina e donatore della casa di piazza dei Navigatori - e cerchiamo di offrire a questi ragazzi ciò che possiamo, in modo da poter lasciare, per l'appunto, ‘dopo di noi' qualcosa di tangibile".
Il 29 marzo la giornata si svilupperà in un clima di festa, con la manifestazione "Cuore Comico", una kermesse gratuita su prenotazione obbligatoria, che ospiterà comici di fama nazionale, per creare un momento di ilarità e di beneficenza dove i partecipanti potranno contribuire economicamente alla causa. Un'associazione, quella della comicità con la raccolta fondi "che è una carta vincente - afferma Roberto Mincuzzi, ideatore artistico di Cuore Comico - e un ottimo veicolo di coinvolgimento del pubblico attraverso la sensibilità dei comici che abbracceranno la causa".

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